Cos’è GPT-3: la nuova AI che potrebbe rubare il tuo lavoro
Hai mai sentito parlare di un software che ingerisce gigabyte di testo, generando automaticamente interi paragrafi in modo così naturale da sembrare come se li avesse scritti una persona? Cos’è GPT-3 e cosa può fare? te lo spieghiamo di seguito.
Cos’è GPT-3?
OpenAI, società senza scopo di lucro specializzata in intelligenza artificiale (AI), fondata da Elon Musk, co-fondatore e direttore di Tesla, ha sviluppato un software, chiamato GPT-3, in grado di creare pagine web, tradurre testi in diverse lingue e persino scrivere testi di tipo giornalistici.
GPT-3 è il modello di linguaggio più potente mai creato basato su intelligenza artificiale. Si tratta di un modello di apprendimento automatico (machine learning) che analizza il testo o i dati per offrire la previsione delle parole sulla base di tutte le parole precedenti.
Questo è ciò che viene utilizzato nell’applicazione dell’elaborazione del linguaggio naturale o PNL.
Se GPT-3 può essere considerato un linguaggio tanto potente è perché vanta 175.000 milioni di parametri (mentre la versione precedente, GPT2, ne aveva solo 1.500 milioni).
Questa AI è dotata di una Application Programming Interface (API) accessibile tramite il cloud , che è in fase beta, ma i cui risultati non smettono di stupire i suoi sviluppatori.
GPT-3 è inoltre composto da 67 miliardi di libri pubblici, 410 miliardi di testi sul web, inclusa l’intera base di Wikipedia.
Grazie a queste caratteristiche, questa AI è in grado di fornire risposte a semplici domande e, attraverso un sistema di previsione, risolvere compiti che richiedono ragionamento. GPT-3 funziona in questo modo: basta descrivergli un paio di esempi di ciò che vuoi, e lui capirà il resto.
Le applicazioni più sorprendenti che usano questa tecnologia includono varie interfacce uomo-macchina, in cui si scrive in un inglese semplice e si ottiene un codice in HTML, SQL, Python o il design di un’applicazione in Figma.
Non sarebbe la prima volta che un robot impersona un essere umano in un’attività creativa. Oggi esistono tanti esempi, come il progetto Magenta finanziato da Google.
Come può aiutarci l’intelligenza artificiale: Esempi di implementazione di Applicazioni con GPT-3
Come abbiamo già accennato, GPT-3 viene offerto da OpenAI come un’API accessibile tramite il cloud e le aziende a cui è stato concesso l’accesso hanno sviluppato alcune applicazioni interessanti che utilizzano la generazione di testo per migliorare tutti i tipi di programmi, dalla semplice risposta alle domande alla produzione di codice di programmazione.
Ad oggi, molte aziende hanno lanciato tantissimi test e di seguito ti mostreremo alcuni dei possibili usi e benefici che la tecnologia GPT-3 potrebbe apportare alle aziende.
Generazione di diversi stili di testo
GPT-3 sarà in grado di generare testo per siti Web, script, annunci sui social network, ecc. Avvalendosi di poche semplici linee guida circa i bisogni che abbiamo, GPT-3 lo trasformerà in un testo specifico. GPT-3 ci consente anche di selezionare il tipo di testo di cui abbiamo bisogno, da quello più generico al più strategico e creativo.
Scrittura e documentazione dei contenuti per post
GPT-3 è stato in grado di scrivere un testo che è stato pubblicato sul quotidiano The Guardian.
Tenendo conto di questa funzionalità, possiamo sfruttare lo strumento per scrivere post per il nostro sito web.
Tuttavia quando si ricorre a GPT-3 per scrivere contenuti, dovremmo avvalerci di strumenti per la SEO, per favorire il posizionamento della nostra azienda. In questo caso l’intervento umano risulta necessario.
Scrivere e-mail senza solo toccare la tastiera
Con GPT-3 saremo in grado di scrivere email semplicemente dandogli alcune linee guida di ciò che vogliamo dire.
Un esempio di questa funzionalità ce lo ha dimostrato magicemail.io, un portale dove ci è consentito testare lo strumento. Magicemail è un’estensione di Google Chrome, che può essere installato nel nostro Gmail.
Quando arriva un’e-mail, dovremo semplicemente fare clic sullo strumento per ricevere una frase di ciò che vogliono dire nell’e-mail, riducendo drasticamente i tempi di lettura delle e-mail dei clienti.
Brainstorming
Aggiungere GPT-3 nelle riunioni di brainstorming aziendali, dandogli un semplice ordine del tipo “Dammi idee per vendere questo prodotto”, ci consente di ottenere grandi risultati in termini di idee per nuovi progetti.
Come vedi, GPT-3 ha un grande potenziale e lascia spazio a un ventaglio di possibilità ed idee che possono apportare grandi benefici non solo alle aziende, ma all’intera società.
Punti deboli di GPT-3
Al di là del potenziale di questa incredibile tecnologia, GPT-3 mostra anche punti deboli e commette parecchi errori stupidi che un essere umano non farebbe, perchè non è dotato di una coscienza. Di seguito te ne illustriamo alcuni.
- I testi generati da GPT-3 possono essere impressionanti a prima vista, ma le composizioni lunghe tendono a diventare un po’ prive di senso.
- GPT-3 non ha una rappresentazione del significato delle parole che prevede. Questo significa che può generare una risposta ma non è mai “consapevole” del senso o meno della sua risposta e non significa che la capisca.
Visti questi limiti, la Commissione Europea ha pubblicato una guida per aziende, istituzioni ed enti per effettuare un’autovalutazione sul funzionamento etico di strumenti che fanno uso di Intelligenza Artificiale.
ALTAI (Assessment List for a Reliable Artificial Intelligence) ha come scopo quello di far sì che i cittadini europei possano beneficiare di questa tecnologia senza incorrere in rischi inutili.
Può GPT-3 sostituire l’uomo?
Adesso che hai visto tutto il potenziale che questa AI offre, ti starai chiedendo se sia anche capace di sostituire l’uomo e quali rischi questo comporterebbe.
Beh, puoi stare tranquillo… malgrado GPT-3 abbia dimostrato di essere un modello linguistico impressionante, esso non potrà mai sostituire il lavoro di un umano.
GPT-3 e modelli simili non sostituiranno sviluppatori o designer, ma consentiranno un accesso più ampio alla tecnologia.
Difatti l’uso del GPT-3 nei prossimi cinque anni potrebbe portare probabilmente a una tecnologia sempre più democratizzata e più accessibile a chiunque, proprio come è accaduto con la diffusione di internet 20 anni fa.