Perché Apple ha rimosso Fortnite

Se sei un amante dei videogiochi, ti sarai sicuramente accorto che uno degli topic trend degli ultimi mesi riguarda il perché Apple ha rimosso Fortnite dai suoi Stores.

Epic Games, sviluppatore di Fortnite, il gioco che ha scalato le classifiche degli App Store e che vanta milioni di fan e giocatori in tutto il mondo, si è visto infliggere un duro colpo dopo che Apple e Google hanno deciso di rimuovere la sua App dai loro App store lo scorso agosto 2020.

 

Cos’è Fortnite?

 

Prima di fare luce sull’accaduto, faremo una veloce panoramica su che cos’è Fortnite, nel caso in cui tu non sappia di cosa si tratta o ne conosca il nome solo per sentito dire.

Fortnite è uno dei giochi più popolari al mondo, con milioni di fan accaniti che giocano ogni giorno su varie piattaforme.

Sviluppato dalle società Epic Games e People Can Fly, viene descritto cosí dall’Entertainment Software Rating Board: “Si tratta di un gioco d’azione in cui i giocatori costruiscono fortezze, raccolgono risorse, fabbricano armi e combattono orde di mostri in combattimenti frenetici … i giocatori usano le pistole , spade e granate. .. (e) possono anche sconfiggere i nemici usando varie trappole . Le battaglie sono evidenziate da frequenti colpi di arma da fuoco, esplosioni e urla di dolore “.

È possibile giocare a Fortnite su Xbox, PlayStation, Windows e Mac.

 

Perché Apple ha rimosso Fortnite dagli Store

 

Se ancora non sei a conoscenza del perché Apple ha rimosso Fortnite dal suo App store, te lo spieghiamo qui di seguito.

Ebbene, pare che la Epic Game, creatore di Fortnite, sia disposto a scommettere sull’intero mercato mobile, sfidando le regole degli App store di Apple e di Google a costo di una battaglia antitrust con i due giganti.

Il 12 agosto Apple rimuove l’applicazione Fortnite  dall’App Store, in risposta alla presunta violazione di Epic games di alcune linee guida dell’app Store. 

Tale decisione è stata successivamente adottata anche da Google che ha subito rimosso il gioco dal suo Play Store.

Il motivo della violazione sembra essere dovuto alla decisione di Epic di inserire l’opzione che permetteva agli utenti di acquistare la valuta virtuale v-bucks (usata per acquistare risorse in app) a un prezzo scontato del 20% nel caso in cui il pagamento avvenisse direttamente attraverso la piattaforma di Epic invece che attraverso Apple o Google, costando ai due giganti un taglio dei guadagni del 30%.

Se non lo sai, Fornite può essere scaricato gratuitamente negli store. Tuttavia ogni giorno milioni di utenti acquistano v-bucks per poter acquisire nuove skin ed elementi cosmetici per i personaggi del gioco.

L’idea di non voler condividere i suoi cospicui guadagni con Apple e Google sembra essere dunque costato caro a Epic Game, che ha visto rimuovere la sua App, senza se e senza ma, dai due App store.

 

Epic game intraprende una battaglia legale contro Google e Apple

 

Sembra che Fortnite non tornerà nel mercato del mobile fino a che Epic Game non cancellerà l’aggiornamento lanciato qualche mese fa e che permetteva un sistema di pagamenti che violava le regole di App e Play Store.

In una sua nota ufficiale, Apple dichiara:

L’App Store è progettato per essere un luogo sicuro e affidabile per gli utenti e una grande opportunità di business per tutti gli sviluppatori. Epic è stato uno degli sviluppatori di maggior successo su App Store, crescendo fino a diventare un business multimiliardario che raggiunge milioni di clienti iOS in tutto il mondo. Vogliamo davvero mantenere l’azienda come parte dell’Apple Developer Program e le loro app sullo Store. Il problema che Epic si è creato da solo potrebbe facilmente essere risolto se inviasse un aggiornamento della sua App che ripristinasse quelle caratteristiche che si conformino con le linee guida  accettate e che si applicano a tutti gli sviluppatori.

Non faremo un’eccezione per Epic perché non riteniamo sia giusto anteporre i suoi interessi commerciali alle linee guida che proteggono i nostri clienti.

 

Epic Games cerca di impedire ad Apple di rimuovere Fortnite dal suo app store

Fortnite potrebbe non bruciare le classifiche dell’App Store come una volta, ma è ancora uno dei giochi più popolari di tutti i tempi, con decine di milioni di giocatori. 

Ecco perché Epic Games è disposto a intraprendere una battaglia legale contro i due giganti di  Cupertino e Mountain View, citando in giudizio le due società per pratiche anticoncorrenziali e presentando un’ingiunzione preliminare per chiedere ai tribunali di impedire ad Apple di escluderla dal programma per sviluppatori.

I creatori di Fortnite stanno cercando di impedire ad Apple di rimuovere il loro gioco dal suo app store, affermando che il gigante della tecnologia ha bloccato milioni di giocatori in tutto il mondo. 

Da qui il lancio della campagna di Epic Game sui social con l’hashtag #FreeFortnite.

L’amministratore delegato di Epic Games, Tim Sweeney, ha criticato apertamente le politiche e le regole di Apple su iOS, e recentemente ha dichiarato a CNBC: “Apple ha bloccato e paralizzato l’ecosistema inventando un monopolio assoluto sulla distribuzione del software e sulla monetizzazione del software”.

Epic Games sta deliberatamente provocando Apple e Google visto che le due aziende sono sulla sedia ardente per le accuse di antitrust, a cui sono sottoposte negli Stati Uniti e in tutto il mondo. 

Apple per esempio è stata recentemente criticata per aver impedito la distribuzione del servizio di gioco xCloud di Microsoft e delle funzionalità di gioco live di Facebook Gaming.

Dopo il colpo di coda di Epic, sia Google che Apple potranno decidere di rimuovere l’app dai loro app store a tempo indefinito o aprire le porte a tutti i tipi di app che vendono beni digitali con un proprio sistema di elaborazione dei pagamenti, proprio come fanno i venditori di beni e servizi fisici.

Ciò eliminerebbe completamente uno dei giochi più popolari al mondo con decine di milioni di fan da iPhone e iPad, dimostrando come le regole e le politiche di Apple danneggiano non solo le aziende che potrebbero competere con essa, ma anche i clienti.

Chi vincerà la battaglia?